festeggiando la patronale
Anche quest’anno il Museo Leone non farà mancare la sua presenza in occasione della festa di Sant’Eusebio. Domenica 1° agosto alle 17.30 festeggeremo la patronale, come ormai consuetudine da qualche anno, con tutti gli amici che vorranno stare in compagnia nostra e del nostro Museo, che da oltre cento anni narra la storia e custodisce le tradizioni di Vercelli e del suo territorio.
L’appuntamento di quest’anno, dal titolo Guelfi e Ghibellini nel medioevo vercellese. Storie vere o fake news?, a cura del Conservatore Luca Brusotto e del suo vice Riccardo Rossi, è un’occasione per continuare a parlare di Medioevo in un anno che ha visto prima Vercelli dedicare una mostra ai segreti della Città medievale e ora celebrare, grazie agli interventi di Alessandro Barbero per ATL, che sono i più visualizzati e condivisi sulla rete, i tesori dell’età di mezzo custoditi nei musei cittadini e del territorio.
Forse non paragonabile a grandi equivoci come la piramide feudale o a veri e propri errori e falsi storici come l’esistenza dei vescovi conti o lo jus primae noctis, anche la netta distinzione tra la fazione guelfa e quella ghibellina e la sua estensione a tutto il medioevo comunale, dal XII al XIV secolo, merita però un’attenta riflessione.
Ancora oggi infatti, nel linguaggio politico e giornalistico, l’espressione “guelfi e ghibellini” è utilizzata per indicare una contrapposizione violenta e insanabile tra chi professa idee diverse con riferimento alle parti che, a cominciare dal XIII secolo, divisero l’Italia tra i sostenitori della Chiesa e dell’Impero. Era davvero cosí? I termini “guelfi” e “ghibellini” rimandavano a due fazioni coerenti, ideologicamente connotate e contrapposte o erano piuttosto casacche da indossare e togliere a seconda delle convenienze del momento? E ancora, siamo proprio sicuri che i guelfi fossero così filopapali e i ghibellini filoimperiali?
Anche il medioevo vercellese è da sempre stato connotato da questa netta divisione, con gli Avogadro a capo della fazione guelfa e i Tizzoni a capo di quella ghibellina. Una distinzione di comodo fatta di etichette che l’erudizione ottocentesca non ha faticato ad appiccicare ma che nasconde a dire il vero una realtà ben più sfumata e complessa che racconta di famiglie tra loro più simili (anche ideologicamente) di quanto non si possa pensare: a ben vedere di origini né molto antiche né nobili, legate più agli affari e al denaro che al papa o all’imperatore e sempre pronte, con molto opportunismo, a cambiare casacca a seconda del momento politico.
La patronale sarà inoltre, come consuetudine, occasione per valorizzare il ricco patrimonio librario del Museo Leone e quindi di tutti i Vercellesi: con una libera offerta si potrà infatti contribuire al restauro del volume Le isole più famose del mondo (1576) di Tommaso Porcacchi, uno dei capolavori della cartografia cinquecentesca che trae nuova linfa dalle allora recenti scoperte geografiche. L’opera di Porcacchi è la prima ad utilizzare la tecnica dell’incisione su rame poi gradualmente affermatasi come mezzo per le illustrazioni in libri stampati. Inoltre, la copia presente nella biblioteca di Leone, era già stata tra i protagonisti della fortunata mostra dedicata agli stampatori trinesi che si tenne nel 2013 proprio al Museo vercellese.
Si tratta di una raccolta fondi già iniziata in occasione dell’inaugurazione del percorso dedicato a Dante e alla Commedia e attualmente visitabile presso la sala d’Ercole e che proseguirà per tutto l’anno. Come di consueto saranno ringraziati tutti coloro che hanno contribuito a dare nuova vita ai tesori di carta del Museo e i loro nomi saranno ricordati e conservati insieme al volume stesso nella biblioteca di Leone.
Per assistere alla conferenza è consigliata la prenotazione ai nn. 0161253204 o 3483272584.
Per info scrivi a info@museoleone.it.
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Con l’occasione si comunica che il Museo Leone e il MAC – Museo archeologico della Città di Vercelli, chiuderanno al pubblico per la pausa estiva a partire da lunedì 9 agosto. Si riapre martedì 25 agosto.