L'ANTITALIANO

con Roberto Sbaratto e Lorena Crepaldi


In ogni città italiana, piccola o grande che sia, troverete una via, un corso, una piazza intitolate a Giacomo Matteotti. A volte più di una nella stessa città, e poi monumenti, targhe, lapidi...

Wikipedia afferma che Matteotti è il politico del '900 più citato nella toponomastica italiana, con più di tremila intitolazioni. Ma non solo in Italia, anche all'estero ci sono monumenti che lo ricordano e a Vienna addirittura un complesso di edilizia popolare costruito tra il 1926 e il 1927 che comprende 420 appartamenti e si chiama Matteotti Hof.

Un uomo così famoso, così internazionale, di cui però non si molto, come se la sua figura politica e umana fossero rimaste cristallizzate e imprigionate nel giorno del suo rapimento e assassinio giusto 100 anni, il 10 giugno 1924. Fu così grande il clamore, lo scandalo di quella violenza, che il fascismo sarebbe caduto se solo le opposizioni si fossero unite, se invece dell'Aventino, se solo il re...Il risultato fu che il 3 gennaio 1925 Mussolini nel suo famoso discorso assunse su di sè la responsabilità di quel delitto e diede così inizio alla dittatura.

Ma che ruolo aveva avuto Matteotti nella politica del tempo, e perchè era così odiato e temuto?
A queste domande si tenterà di rispondere attraverso i suoi discorsi al Parlamento, ma anche attraverso il racconto dell'uomo, del marito e del padre, grazie alle lettere di Velia, la sua adorata moglie. Se le parole di Matteotti aiuteranno a capire come e perchè si affermò la violenza fascista, quelle di Velia racconteranno di un Mussolini bugiardo e impaurito e sveleranno tutta la crudeltà del regime nei confronti di lei e dei suoi bambini.

Il racconto della fine di Matteotti assume poi i contorni di un giallo: fu Mussolini in persona a ordinare il rapimento? Doveva solo essere un rapimento con funzione punitiva o lo statista doveva sparire per sempre? La causa fu solo il suo famoso discorso del 30 maggio o si temevano altre rivelazioni scomode per Mussolini e per la Corona? E perchè fu ritrovato solo due mesi dopo, il 16 di agosto, quando la sera stessa del 10 giugno Mussolini aveva saputo tutto?

Tanti quesiti, una sorta di di cold case che si cercherà di dipanare domenica 9 giugno 2024 nel cortile di Casa Alciati presso il Museo Leone alle ore 17.30 grazie alla guida di Roberto Sbaratto e Lorena Crepaldi.

L'evento è organizzato con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e la sponsorizzazione privata della Farmacia Moderna.

Biglietto d'ingresso: euro 10,00

Info e prenotazioni: tel. 0161253204 (fino a venerdì ore 12.30) - 3792834818 (venerdì pomeriggio e sabato) - mail: info@museoleone.it