Stendardo di San Martino
Stendardo processionale, S. Martino, area lombarda, fine sec. XVI-inizi sec. XVII
Lo stendardo rappresentante San Martino nell’atto di offrire metà del suo mantello al mendicante, che poi si rivelò essere il Cristo, è databile tra la fine del XVI secolo e il XVII. Si tratta, presumibilmente, di uno stendardo devozionale a uso di una confraternita che lo portò in processione durante feste religiose o civili o in caso di calamità. Tuttavia stendardi rappresentanti santi o simboli cristiani non erano legati solamente alla sfera religiosa in senso stretto. Spesso, infatti, gli stendardi militari riportavano a loro volta soggetti religiosi a protezione dei reggimenti che li conducevano in battaglia.
Il tema della sacralità dello stendardo militare era cosa ben nota già nell’antichità, come dimostra l’importanza, anche religiosa, dei vessilli delle legioni romane. Lo stendardo, sul campo di battaglia, aveva, inoltre, una finalità pratica: nel mezzo della confusione della battaglia permetteva ai soldati di ritornare presso il proprio reggimento e, quindi, di riunirsi ai propri commilitoni. Durante le crociate, ad esempio, era prassi comune che i membri degli ordini militari (Templari, Ospitalieri e Teutonici per citare i più importanti), che durante la mischia della battaglia si fossero travati isolati, dovessero raggiungere lo stendardo del proprio ordine per ricompattare la linea di battaglia oppure, nel caso, ciò non fosse stato possibile, si raggruppassero attorno allo stendardo di uno qualsiasi degli altri ordini cavallereschi.