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La principessa triste


 

Dalla raccolta dell’Istituto di Belle Arti di Vercelli, dove era un tempo catalogato come “ritratto di un giovane patrizio” e quindi raffigurante un soggetto maschile, proviene questo ritratto di Margherita d’Asburgo (1651-1673), oggi in Palazzo Langosco, sede del Museo Leone. Figlia di Filippo IV di Spagna e Marianna d’Austria, Margherita è famosa per essere la protagonista del dipinto di Diego Velasquez Las Meninas, che la ritrae bambina con il suo seguito.
Membro di una famiglia geneticamente devastata dai matrimoni consanguinei, fu sorella di Carlo II, ultimo dei sovrani asburgici di Spagna e forse il più famoso “mento asburgico” della storia.
Velázquez ritrae Margherita numerose volte durante l’infanzia, in dipinti che regolarmente erano inviati alla corte dell'imperatore Leopoldo I d’Austria, che voleva vedere come la sua futura sposa, e per altro nipote, stesse crescendo. Dal matrimonio tra Margherita e “zietto”, così lei affettuosamente chiamava Leopoldo, nasceranno quattro figli e in tre casi su quattro i bambini non vivranno che poco tempo. La consanguineità si rivelerà fatale per la stirpe.
Margherita morirà nel 1673, a soli 21 anni, anche lei geneticamente debolissima. Il marito Leopoldo, trascorso il lutto sposerà in breve tempo l'arciduchessa Claudia Felicita d'Austria e la principessa Eleonora di Neuburg, che finalmente gli darà dieci figli, di cui ben sei raggiungeranno l'età adulta.

Il ritratto del Museo Leone raffigura la principessa dopo il 1670 e riprende un ritratto di altro pittore anonimo, che proprio nel 1670 ritrae Margherita, allora diciannovenne, in compagnia della unica figlia sopravvissuta, la piccola Maria Antonia. Stesso abito, pettinatura, e identico gioiello al centro del décolleté. Tuttavia alcuni dettagli del dipinto vercellese, come il collare nero, che sembra quasi sospeso al collo della giovane imperatrice, è in realtà posticcio e aggiunto nel corso di un non precisato restauro integrativo. Differenti invece i dettagli degli orecchini e del fermacapelli, che nel ritratto di corte sono pendagli in corallo rosso mentre nella tela del Leone sono filigrane a forma di margherita, ovvero il suo nome.