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COLLANA IN AMBRA


COLLANA IN AMBRA
II millennio a.C – Provenienza: sconosciuta

Proprio durante l’Età del Bronzo inizia a circolare l’ambra, seguendo un lungo itinerario che dall’Europa del Nord attraversava la foce del Po, le coste adriatiche e così via. Pitea di Marsiglia compì un viaggio nel Mare del Nord intorno alla fine del IV sec. a.C. e fu il primo tra i greci ad appurare l’origine di questa resina fossile, confermata poi dai  romani, che la scavarono e raccolsero lungo le coste del mar Baltico e dello Jutland. Per un materiale così prezioso, esotico e magico (era utilizzata come amuleto e rimedio naturale a molte malattie) non poteva mancare un’origine mitica. Ovidio ne “Le metamorfosi” racconta che l’eroe Fetonte, mentre attraversava il cielo con il carro del Sole (suo padre) fu fulminato da Zeus perché rischiava di ardere la Terra avvicinandosi troppo ad essa. Fetonte morì precipitando come una stella cadente nel fiume Eridano. Le sue tre sorelle, le Eliadi, a furia di piangere, si trasformarono lentamente in alberi, dai cui tronchi continuavano a stillare le loro lacrime, consolidate poi in ambra dal Sole. E con Plinio ricordiamo che le donne della zona della Gallia Transpadana portano collane di ambra come ornamento ma anche a scopo terapeutico, perché infatti si crede che prevenga le malattie delle tonsille e della gola.