Brocca in vetro soffiato
Brocca in vetro soffiato realizzato con la raffinata tecnica della filigrana a retortoli, databile tra gli ultimi decenni del XVI e i primi due decenni del XVII ed attribuita a manifattura muranese.
Il manufatto è soffiato a stampo e presenta sul ventre un motivo a dragoni alati, allacciati al collo e alle ali. Il tema decorativo appartiene al repertorio del Manierismo che si diffonde a Venezia tra 1540 e 1560 e trova diversi confronti, ad esempio in alcuni draghi scolpiti nello Scalone d’Oro di Palazzo Ducale. La forma del recipiente ricorda quella dell’argenteria dello stesso periodo, così come anche l’ansa sinuosa che in questo caso è decorata nell’attacco inferiore da un mascherone leonino. La lavorazione di questo tipo di filigrana si ottiene grazie a canne di vetro bianco opaco incorporate all’interno del vetro trasparente poi successivamente soffiato. Le brocche con questa forma trovano il loro corrispettivo pittorico come ad esempio nel Baccanale di Tiziano (Museo del Prado).